Preghiera davanti al Presepio
Preghiera davanti al Presepio
Ecco il Presepio! Discretamente mi sono infilato in mezzo ai pastori, ognuno con il suo regalo.
Con la sua nascita, Gesù mi ha dato tutto, tutto se stesso. Io, cosa gli offrirò in contraccambio?
Non ho niente, se non questa candelina che ho plasmato durante tutti i giorni dell'anno
ormai quasi finito.
Certo è storta, rattrappita e un po' malandata: ma sono proprio io!
Non importa che sia bella, attraente o semplicemente bianca.
So di voler dare tutto. Gesù mi accoglie e mi sorride.
Questa candela della mia vita, avrei potuto tenerla in disparte, lontano dal Presepio,
egoisticamente ordinata e conservata intatta nella sua scatola di cartone.
Ma chiusa nella scatola, la mia vita non avrebbe avuto nessun senso.
Avrei perso la mia vocazione. Invece ho scelto di essere acceso.
Questa è la mia gioia ed io trovo il senso della mia vita solamente quando brucio.
Quando brucio però, mi consumo. Poco a poco mi rimpicciolisco al punto di sparire del tutto,
peggio per il mio egoismo!
“Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; e chi la perderà per causa mia e del Vangelo,
la salverà” (Ma 8,3 5).
È la condizione per trovare la propria vocazione. Finalmente diffondo luce e calore per la gioia di tutti.
Adesso so perché esisto.
Voglio passare la mia vita ad illuminare.
Sono gli auguri per QUESTO NATALE nuovo, offerti a tutte le candele che bruciano con me,
attorno al Presepio.
Gesù ci accoglie e ci sorride.
don Giuseppe Marangoni
consulente ecclesiastico regionale